sabato 26 febbraio 2011

Innovare la Scuola

Ricollegandomi ai Nativi Digitali, trattati in un post precedente,non trovate necessario ripensare la scuola integrando la didattica digitale a quella classica??


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LIM,lavagna multimediale

è innovativo,non impossibile,e c'è chi ha già iniziato!!

Utilizzo LIM tra Italia ed estero.
In Italia da alcuni anni sono iniziati diversi progetti di didattica digitale,principalmete con l'utilizzo della LIM, in commercio dal 1991, si è inizialmente diffusa nelle scuole del Nord America (Canada, Stati Uniti e Messico), ma soprattutto in Gran Bretagna ,dove l'inserimento e l'utilizzo della LIM nelle scuole ha avuto una forte spinta già dall'inizio secolo.

per approfondire queste tematiche si veda link innova scuola.

giovedì 24 febbraio 2011

Ma i Nativi Digitali sono tutti uguali, hanno tutti gli stessi luoghi e modi d'uso delle tecnologie?

Sentendo parlare spesso di Nativi digitali ho iniziato ad informarmi, con questo termine vengono definite le generazioni dal 1990 in poi, cresciute con le tecnologie digitali.
Spesso viene presentato dai media, dal pensiero comune,come il Mito dei Nativi Digitali creando una prospettiva più allarmante e superficiale che costruttiva.Identificandoli come alieni e di conseguenza creando muri generazionali.
Trovo molto interessante che da diverse ricerche emerga l'importanza di dividere i nativi digitali in tipologiea seconda dell'età:

Puri (tra 0 e 12 anni)
Millennials (tra 14 e 18 anni)
Spuri (tra 18 e 25 anni)

Tra ogni tipologia c'è una notevole differenza riguardo ai modi e ai luoghi di utilizzo della web.
..il bambino di 3 anni guarda da you tube i cartoni della walt disney, l'adolescente è ha sempre collegato a facebook..

Secondo Henry Jenkins -University of Southern California- sono i nativi digitali Puri i veri nativi digitali,perchè cresciuti a tutti gli effetti con le tecnologie digitali ,e attraverso queste passa la loro formazione, socializzazione ed intrattenimento.Questo insieme di comportamenti forma la cultura partecipativa informale, che, oltre a dare un forte sostegno alle attività di produzione e condivisione delle creazioni digitali, i soggetti che ne fanno parte sono convinti dell’ importanza del loro contributo e si sentono connessi gli uni agli altri.

Per gli Adolescenti l'uso della rete è ancora diverso, è vista come una protesi Relazionale, ricerche, interviste rilevano come questo sia collegato al bisogno di comunicare permanentemente e mostrare continuamente la propria presenza.Gli adolescenti hanno molto feeling con certi mezzi mentre ne escludono totalmente altri ,spesso utilizzandoli in modo Acritico, a differenza di quello che pensano molti adulti che, definendoli Nativi digitali quindi competenti delle tecnologie, gli lasciano totale ed inconttrollata libertà nell'utilizzo della rete.

Tutto questo ci fa capire come la web sia un fatto sociale ,non solo abilitante, quindi credo impensabile escluderla dall'educazione, dalla formazione.
Bisogna integrarla, e pensando alle diverse tipologie di nativi, forse è più efficacie distinguere le possibilità,ipotesi per fasce d'età perchè i luoghi e i modi d'uso sono differenti.

Come fare?

Forse questo è il momento di ripensare:
la scuola..
le forme e i modi di apprendimento..
la relazione tra educando ed educatore..
le problematiche nelle diverse fasce d'ètà, come affrontarle..
educare stimolando un pensiero critico..

in una prospettina orizzontale.. democratica ..come la rete..

Riguardo alle tematiche aperte, trovo interessanti i seguenti Link..
la scuola annoia

..

lunedì 14 febbraio 2011

"Se non ora quando?"educhiamo a pensare liberamente..

Oggi nelle piazze Italiane e in tante nel mondo, ha avuto luogo la manifestazione, Apolitica, promossa da SE NON ORA QUANDO?, appello alla mobilitazione delle donne Italiane per denunciare :

"Una cultura diffusa che propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza."

I primi articoli di giornale dicono sia stato un successo.

Oggi nella mia città Reggio Emilia la nostra piazza era piena,abbiamo cantato,hanno recito, hanno parlato studenti e studentesse , attrici, antropologhe, professoresse,imprenditrici, avvocati, educatori, hanno parlato uomini che non si riconoscono in figure maschili che riducono l'essere donna all'essere un oggetto sessuale e commerciabile, non solo per se stessi ma anche per le loro compagne e per i loro figli, che stanno crescendo in questo paese.

Finita la mobilitazione, con un' amica pensavamo a quanta energia ci fosse in quella piazza, tra tutte quelle persone.

personalmente CREDO CHE QUESTE ESPERIENZE POSSANO ESSERE EDUCATIVE, essere lì oggi, ascoltare i pensieri e testimonianze di altre persone ci educa:

al rispetto e alla cittadinanza;
all'ascolto;
riconoscere i giovani adoloscenti come soggetti competenti che hanno molto da dire e che chiedono di essere ascoltati,
alla differenza di genere perchè, su quel palco c'erano uomini e donne uniti e mossi da principi in comune;
a costruire un pensiero critico perchè, sono state esposte idee diverse da persone diverse,una ragazza per esempio ha spiegato il significato del velo nel suo paese,un'altra ha letto la lettere di una donna che ha perso il lavoro perchè in cinta;
alla libertà di poter esporre le proprie idee;
al fare;
il tutto è stato fatto con cretaività (principio educativo anche questo!) perchè, dal palco sono stati usati diversi linguaggi d'espressione e il pubblico era equipaggiato di cartelloni con grafiche e slogan differentissime.

In tutto ciò internet è il filo rosso che collega persone ed iniziative, anche lontane, per scambiarsi idee, confrontarsi, co-costrire possibili alternative; informare chi non era presente o non era a conoscenza dell'iniziativa.

..Pensate sia possibile vedere una giornata come questa come una avventura educativa??..

venerdì 4 febbraio 2011

pedagogia attiva realtà o utopia? ... dove la si può trovare..

Una pedagogia Concreta

Reggio Children

Atelier raggio di luce
link

Filosofia pedacogica che parte da un'immagine di bambino e ragazzo potenzialmente competenti, supportando quei cento linguaggi che appartengono sin dalla nascita, come dotazione personale, a tutti gli esseri umani.