lunedì 14 febbraio 2011

"Se non ora quando?"educhiamo a pensare liberamente..

Oggi nelle piazze Italiane e in tante nel mondo, ha avuto luogo la manifestazione, Apolitica, promossa da SE NON ORA QUANDO?, appello alla mobilitazione delle donne Italiane per denunciare :

"Una cultura diffusa che propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza."

I primi articoli di giornale dicono sia stato un successo.

Oggi nella mia città Reggio Emilia la nostra piazza era piena,abbiamo cantato,hanno recito, hanno parlato studenti e studentesse , attrici, antropologhe, professoresse,imprenditrici, avvocati, educatori, hanno parlato uomini che non si riconoscono in figure maschili che riducono l'essere donna all'essere un oggetto sessuale e commerciabile, non solo per se stessi ma anche per le loro compagne e per i loro figli, che stanno crescendo in questo paese.

Finita la mobilitazione, con un' amica pensavamo a quanta energia ci fosse in quella piazza, tra tutte quelle persone.

personalmente CREDO CHE QUESTE ESPERIENZE POSSANO ESSERE EDUCATIVE, essere lì oggi, ascoltare i pensieri e testimonianze di altre persone ci educa:

al rispetto e alla cittadinanza;
all'ascolto;
riconoscere i giovani adoloscenti come soggetti competenti che hanno molto da dire e che chiedono di essere ascoltati,
alla differenza di genere perchè, su quel palco c'erano uomini e donne uniti e mossi da principi in comune;
a costruire un pensiero critico perchè, sono state esposte idee diverse da persone diverse,una ragazza per esempio ha spiegato il significato del velo nel suo paese,un'altra ha letto la lettere di una donna che ha perso il lavoro perchè in cinta;
alla libertà di poter esporre le proprie idee;
al fare;
il tutto è stato fatto con cretaività (principio educativo anche questo!) perchè, dal palco sono stati usati diversi linguaggi d'espressione e il pubblico era equipaggiato di cartelloni con grafiche e slogan differentissime.

In tutto ciò internet è il filo rosso che collega persone ed iniziative, anche lontane, per scambiarsi idee, confrontarsi, co-costrire possibili alternative; informare chi non era presente o non era a conoscenza dell'iniziativa.

..Pensate sia possibile vedere una giornata come questa come una avventura educativa??..

4 commenti:

  1. Certamente...Vedi, l'effetto boomerang della spazzatura mediatica...Ha portato tantissime donne a riavvicinarsi, unirsi, fisicamente...

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  2. Questa spazzatura mediatica e non solo...ha portato a riempire le piazze di Donne e Uomini, di bambini, adolescenti, giovani, anziani!!

    A Bologna come è stata organizzata la mobilitazione?
    A Reggio mi hanno colpito molto gli interventi di una antropologa fiamminga e di un avvocato che lavora in un movimento contro la prostituzione minorile.
    Se caricano i video per you tube li colleggo!
    Mentre i canti di un gruppo teatrale caricavano l'atmosfera..

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  3. ..Ecco come studenti della Rete della Conoscenza hanno utilizzato le ICT;
    oltre ad essere diffusi in internet, alcuni di questi video sono stati proiettati in piazza, a Roma, durante la mobilitazione.
    viodeolettara rete della conoscenza
    Spot 1
    Spot 2

    Cosa ne pensate?

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  4. Anche a Bologna è stata una esperienza molto educativa e un vero successo della volontà di manifestare anche in questi tempi dove la cittadinanza attiva che non sia l'espressione di interessi personali è considerata un no-valore.
    Bologna 13 febbraio
    Sono d'accordissimo sul valore educativo di esperienze come quelle del 13 febbraio ..

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